I Traci
In mostra a Firenze
l'Arte e la Storia di un antico popolo

di Sandro Pintus

Poco si conosce dei Traci, ciò che ci racconta Omero nell'Iliade o Erodoto oppure Plutarco, ancora troppo poco per capire i misteri che circondano le origini di questo popolo per certi versi ancora sconosciuto.

Si conoscono le imprese di Spartaco passate alla storia, perché, nel 72 a.C., organizzò la più grande rivolta di schiavi che si ricordi e si sa che i Traci furono tra i protagonisti della guerra di Troia, datata 1150 a.C. e le testimonianze della loro presenza sono apparse nel primo strato della città resa famosa dall'Iliade. Se andiamo indietro nel tempo si entra nella leggenda avvicinandoci sempre più alla mitologia.


Recipiente tripartito in oro del peso di 1190 g.
presente alla mostra


Un grande contributo alla conoscenza di questo popolo ci viene dato attraverso una mostra che rimarrà a Firenze, nel chiostro della chiesa di Santa Croce, fino all'11 Gennaio 1998. "Glorie di Tracia", questo il titolo della mostra, è un vero tesoro, non solo archeologico, allestito con oltre 3000 pezzi in una cinquantina di vetrine dentro alle quali si trovano anche reperti usciti per la prima volta dai musei della Bulgaria.


Un elmo presente alla mostra

Tra questi il tesoro di Trebeniste, trenta preziosissimi pezzi in oro, argento e bronzo. Spicca tra essi un corredo funebre composto da una maschera e un guanto lavorati in lamina d'oro da artigiani orafi esperti.

Ma i reperti che colpiscono maggiormente sono quelli del tesoro di Valcitran che viene fatto risalire all'età delle guerre di Troia: tredici pezzi d'oro composti da coppe, vari coperchi lavorati, un cantaro del peso di quasi 4,5 kg e un bellissimo recipiente tripartito decorato con scanalature per un totale di circa 12 kg d'oro. Un tesoro di valore inestimabile che mostra la maestria delle tribù trace nella lavorazione del prezioso metallo e che si perde nella leggenda di re Mida, della tribù trace dei Frigi.

Cinque millenni di storia e di arte rappresentati dal vasellame di uso quotidiano e dalle statuette raffiguranti la
Dea Madre, dalle asce, simbolo del potere dei re-sacerdoti, alle armature e alle armi, dalle monete ai monili.Una rappresentazione artistica, archeologica, storica, da non perdere per capire meglio anche le nostre origini.

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