Gli Etruschi
Maestri nella lavorazione del metalli

di Rita Messeri

Sull'origine degli Etruschi si sono fatte diverse ipotesi: origine autoctona, provenienza dall'Asia minore, provenienza settentrionale. Le tracce della loro presenza sono documentate per un periodo che va dal VIII al III sec. a.C. in quella zona geografica compresa fra i fiumi Arno e Tevere, tra il Mare Tirreno e gli Appennini, propriamente detta Etruria, zona da cui la civiltà Etrusca si è estesa in Val Padana e Campania.

Principali centri Etruschi furono Veio, Volterra, Cerveteri, Chiusi, Fiesole, Arezzo, Tarquinia, Vulci, Volsinii (Orvieto), Felsina (Bologna), Vetulonia, Populonia, Perugia, Nocera. Le confederazioni di città o le singole città stato erano guidate e amministrate dal Lucumone, detentore anche del potere religioso.


Attività principali erano l'agricoltura, l'artigianato, il commercio; al di sopra di questi gruppi sociali intermedi dominava l'aristocrazia terriera. A queste classi superiori dobbiamo la nostra conoscenza degli usi e del culto degli Etruschi, iofatti le necropoli, con gli arredi funebri e le pitture murali ci raccontano di una società, nei suoi strati più elevati, raffinata, colta.



Populonia, necropoli etrusca (foto Blue Planet ©)


Ne sono documento gli affreschi di conviti con danze e musica, scene di caccia. Un esempio, fra i tanti, di città-stato è Populonia, la cui fortuna fu dovuta alla lavorazione del ferro proveniente dall'Isola d'Elba. Ancora oggi dalla sabbia del golfo di Baratti affiorano le scorie dei forni fusori.

E proprio osservando il Golfo e la necropoli, a ridosso della spiaggia, ci possiamo rendere conto dello sviluppo di Populonia: in alto, sulla sommità della collina, l'Acropoli e nella parte inferiore la zona dei forni, all’approdo delle navi cariche del minerale ferroso. Se questo proveniva dall’Elba, altri metalli ,Argento, Rame, Zinco e Stagno, provenivano dalla Valle Fucinaia presso Campiglia Marittima: oggi, in questa zona, si trova uno dei più importanti parchi Archeo-Minerari, la Rocca di S. Silvestro, dove attività mineraria é esistita fino ai primi del '900.

In questo caso la scelta dell'insediamento viene stabilita dall'importanza dei giacimenti e del loro possibile sfruttamento. La maestria degli Etruschi nella lavorazione dei metalli ci è nota attraverso i reperti rinvenuti nelle varie necropoli.

Base della religione etrusca era il culto dei morti, la ricchezza delle sepolture era testimonianza del ruolo sociale svolto dal defunto. Nei riti funebri, che si ripetevano più volte nel corso dell'anno, si rendeva omaggio al defunto augurandogli protezione nel proseguimento della vita nell'oltretomba. Da ripetersi di questi rituali nasce la necessità di creare sepolture aperte, continuamente accessibili al culto e ai suoi riti.


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