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Ecco Hy-wire, la prima auto pilotabile a idrogeno
L'automobile reinventata dalla General Motors

di Sandro Pintus


C
i siamo. Il momento dell'auto a idrogeno è arrivato. L'asso nella manica l'ha tirato fuori la General Motors al Salone dell'Auto di Parigi 2002 con la sua Hy-wire, un'automobile ad alta tecnologia e allo stesso tempo rivoluzionaria. Una vera sorpresa gradita dal pubblico, dai media e dagli ambientalisti. Infatti, con la Hy-wire, sembra iniziata una vera e propria rivoluzione ecologica nei trasporti su gomma che, si spera, finalmente decreteranno la fine dell'inquinante motore a scoppio.

Hy-wire la innovativa auto a idrogeno presentata al Salone dell'Auto di Parigi 2002

Frutto della collaborazione tra Usa, Germania, Italia, Olanda e Svezia "l'auto rinnovata" è senza volante, senza vano motore e con la carrozzeria intercambiabile. La nuova auto è stata presentata con carrozzeria in acciaio e fibra di vetro, è lunga 5 metri, larga 1,87 metri e alta 1,57 metri, e pesa 1900 kg. La sua costruzione è il risultato delle tecnologie Usa e europea: la progettazione è stata fatta negli Stati Uniti dagli ingegneri della General Motors; le celle a combustibile sono prodotte dalla GM di Magonza in Germania; la carrozzeria, costruita in Italia, è frutto dei designers della GM e di Bertone; la tecnologia "by-wire" è stata sviluppata dall'azienda svedese SKF in Olanda e Italia. Il risultato ottenuto è di tutto rispetto con un'auto che raggiunge i 160 km orari senza scarichi inquinanti, con un'accelerazione 0-100 km in 15 secondi.

 

Veduta frontale della Hy-wire

 

Il quadro di comando X-drive

Non ha pedali, né marce, né sterzo ma l'X-drive, una via di mezzo tra la cloche di un aereo e un joystick. Le due maniglie dell'X-drive, che si possono usare con la mano destra o sinistra per accelerare, frenare e sterzare, sono posizionate ai lati di un monitor a colori da 5,8 pollici dove si possono vedere i dati importanti per il guidatore, i controlli della radio, riscaldamento, ventilazione e sistemi di navigazione. Per la marcia in avanti e la retromarcia ci sono invece dei pulsanti mentre gli specchietti posteriori sono sostituiti da mini telecamere, Uno chassis dello spessore di 28 cm. contiene tutti i sistemi di propulsione del veicolo lasciando abbondante spazio con una visuale ampia per 5 persone e i bagagli.

 

Interno con quadro comandi della Hy-wire

 

Il "motore" della Hy-wire

La General Motors parla del 2010 come periodo di produzione della tecnologia a celle di combustibile e fà della velocità progettuale il suo cavallo di battaglia (l'attuale Hy-wire è stata sviluppata in pochi mesi da prototipo HydroGen3, basata su una Opel Zafira e mostrata per la prima volta al Motor Show di Francoforte del 2001). Ora si tratta di vedere se la forza dell'azienda automobilistica americana è in grado di contrastare le lobby petrolifere. Ce lo auguriamo. Per il nostro benessere e per la salute del pianeta.



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