esaurito

N° 17
legame madre bambino
Esaurito

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Indice:

DONNE-BAMBINE, DONNE-ADOLESCENTI, DONNE FERTILI, DONNE IN MENOPAUSA: STORIA DI UN VISSUTO QUOTIDIANO FEMMINILE VERSO L’ACCUDIMENTO
Di Laura Goria (Ostetrica)

GLI STUDI SULLA PRIMA RELAZIONE
Di Simonetta Bonfiglio Senise

LETTERA A FRANCESCO ANDREA
Di Marina Baldan (Ostetrica)

I CANALI BIOLOGICI E EGENETICI DELL’ATTACCAMENTO MADRE-BAMBINO
Di Verena Schmid (Ostetrica)

PRONTO SOCCORSO EMOZIONALE NEONATALE
Di Silja Wendelstadt (Ostetrica)

CARO PAPA’
Di Barbara Montani (Ostetrica)

L’ACCOGLIENZA
Di Paola Greco e Cristina Ranzato (Ostetriche)

L’IO CONDIVISO
Di Elisabetta Ceron (Danzatrice e coreografa)

“LA TUA MAMMA POCO PERFETTA”
Di Silvia Giraudo (Ostetrica)

IL TUO BAMBINO POCO PERFETTO
Di John H.Kennel

CHI ACCOGLIE LA MADRE?
Di Sandra Forni (Ostetrica)

IL LEGAME OSTETRICA-DONNA
Di Paola Maria Lussoglio (Ostetrica)

EDITORIALE del N.17
GIUGNO 1997

FARE DA MADRE ALLA MADRE

La nascita di un numero di D&D ha sempre un andamento proprio, indipendente dalla nostra programmazione. In genere teniamo una riunione delle redattrici, scegliamo i temi di un paio di numeri, decidiamo i contenuti, suddividiamo i compiti, chi scrive che cosa, poi inizia l’attesa del materiale che arriva. Spesso gli interventi programmati non arrivano tutti, ma ne arrivano altri dalle stesse redattrici, o da altre persone che non sapevano niente della programmazione. Mentre lavoriamo a un numero, incontriamo persone che si occupano del tema, incontriamo il tema stesso e il numero si compone sotto i nostri occhi come per magia con, spesso, una buona sintonia tra gli interventi.
Questo doveva essere un numero che parlava del bambino, dei suoi vissuti durante la nascita, dell’importanza per lui di essere accolto, amato, nutrito.
E’ diventato un numero sulla madre, sul padre, sulle difficoltà nel diventare genitori, sul bisogno primario di essere nutriti e accolti in prima persona per poter nutrire e accogliere il proprio bambino, di essere sereni con sé stessi e con gli altri per poter offrire serenità al bambino, di essere amati e sostenuti per poter amare e sostenere il bambino. Affermazioni simili a queste torneranno come un ritornello nei vari articoli del giornale, sono arrivati dalle varie autrici in modo indipendente e li ho lasciati tutti, felice del fatto che questa consapevolezza si sia fatta strada.
Forse questo è già un passo successivo a Leboyer con il suo messaggio toccante sulle sensazioni del neonato, a Bowlby, a Kennel, a Odent che ci hanno aperto gli occhi sulle sensazioni del neonato, sulla delicatezza delle sue percezioni e dei suoi sentimenti, sull’importanza di accoglierlo, sull’importanza della prima relazione per la sua salute e il suo benessere.
Forse per le donne questo sapere è stato tanto prezioso, quanto pesante nel senso della responsabilità e dei sensi di colpa. Ancora tutto dipendeva solo da loro, e se non riuscivano a ottenere un buon accoglimento, il loro bambino sarebbe stato danneggiato per sempre.
Forse è caratteristico per le ostetriche e le operatrici che lavorano con l’unità madre-bambino dentro alla famiglia, osservare e comprendere quanto influisca l’ambiente umano della donna, le persone che ha attorno a sé, sulla sua modalità di essere madre, e quanto sia immediata la reazione del bambino ai suoi stati d’animo.

L’immagine culturale convenzionale della donna-madre è un’immagine altruista, la madre abnega sé stessa per darsi al figlio. Nella pratica si può ben osservare che ciò non è possibile: la madre che dà soltanto, prima o poi si esaurisce, si ammala, rifiuta il figlio. In una relazione sana occorre un ritmo di alternanza tra dare e ricevere. Il ricevere rinnova la disponibilità a dare, senza esaurirsi, e offre la possibilità e lo spazio all’altro di dare, di trovarsi a sua volta nell’alternanza del dare e ricevere.
La madre non può curare bene il figlio se non cura se stessa. Un po’ di sano egoismo quindi integrato nel grande atto di dare la vita.
L’ostetrica, le operatrici del materno infantile, giustamente pongono la loro attenzione primaria alla madre, consapevoli della delicatezza e dei bisogni del bambino.
Il sostegno alla donna e la protezione dei momenti sensibili per la relazione madre-bambino sono nuovi compiti importanti per l’ostetrica, unica operatrice che fa da ponte tra la donna e la madre, tra il feto e il bambino, tra la relazione endouterina e la relazione extrauterina.

Verena Schmid

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