N° 21
La contrazione uterina

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Indice:

LA CONTRAZIONE UTERINA
A cura di Paola Frisoli (Ostetrica)

IL LAVORO DELL’UTERO IN TRAVAGLIO
Di Paola Maria Lussoglio (Ostetrica)

L’UTERO “ANIMALE”
Di Rossella Minocchi (Ostetrica) e Marilia Zappalà (scrittrice)

GLI ORMONI DELL’AMORE
Di Michel Odent (Medico e Ricercatore)

CONTRAZIONI E PARTO PRETERMINE: STUDI CLINICI E ASSISTENZA OSTETRICA
Di Sandra Forni (Ostetrica)

OSTETRICIA ELETTRONICA E OSTETRICIA RELAZIONALE: COMPITI E STRUMENTI DELL’OSTETRICA NEL MONITORAGGIO DEL TRAVAGLIO DI PARTO
Di Antonia Manenti (Ostetrica)

IL DOLORE DEL PARTO: ALLA RICERCA DI UN SENSO
Di Franca Fronte (Ostetrica)

LAVORO IN TRAVAGLIO PER AFFRONTARE IL DOLORE DEL PARTO
Di Cecilia Bonat (Ostetrica)

RAGAZZE CHE DIVENTANO DONNE
Di Loredana Colombi e Paola Frisoli (Ostetriche)

EDITORIALE del N.21
GIUGNO 1998

CHI HA PAURA DELLA CONTRAZIONE UTERINA?

E’ semplice: un buon parto si ha con delle buone contrazioni uterine.
Ma su quali basi si costruisce questa potenza dell’utero fino ad arrivare all’apice delle sue possibilità nel parto?
L’utero è un organo versatile e vivo, si contrae in tante occasioni e per trasmettere messaggi e sensazioni diversificati.
Inizia la sua attività con il menarca. Durante le mestruazioni la ragazza sperimenta per la prima volta le sensazioni del “tirare” nella pancia e la sua attenzione viene spinta verso la sua fertilità e verso la sessualità. Emozioni piacevoli o spiacevoli accompagnano questo momento. Spesso messaggi culturali specifici sulla valenza dell’attività uterina vengono trasmessi in questo primo momento, condizionando sensazioni e vissuti futuri.
L’inizio del piacere sessuale, e in futuro tutte le attività sessuali, portano ad un’esperienza piacevole e gratificante della contrazione uterina. Già sono attivi tutti quegli ormoni che saranno presenti anche durante il parto: ossitocina, endorfine, adrenaline e, sembra, anche la prolattina.
Durante la gravidanza le sporadiche contrazioni dell’utero che cresce possono essere fonte di paura e preoccupazione o di piacere nel sentire la forza del proprio corpo e il dolce massaggio che riceve il bambino. Le contrazioni orgastiche sono amplificate e con esse il piacere. A volte le contrazioni accompagnano la perdita di un bambino e permettono di esprimere e vivere il dolore che la accompagna. Nel terzo trimestre della gravidanza l’intensità e la ritmicità delle contrazioni aumenta preparando la donna e il bambino al momento del parto: vera esplosione di forza e potenza. Il dolore delle contrazioni del parto tiene catturata l’attenzione della donna sull’evento, la porta gradualmente a un culmine di tensione per poi scaricarsi nell’espulsione del bambino e sedarsi nell’accoglimento del bambino con tenerezza e apertura prodotti dalle stesse contrazioni attraverso la stimolazione delle endorfine. Al momento che il bambino si attacca al seno le contrazioni riprendono, meno dolorose, per proteggere la vita della donna ed espellere la placenta. Durante l’allattamento, l’utero rimane sensibile ad ogni stimolo proveniente dal bambino e si contrae spesso con contrazioni piacevoli e, a volte, orgastiche. Dopo l’allattamento le contrazioni ritornano a manifestarsi nel ciclo mestruale e durante l’atto sessuale, in un’alternanza tra piacere e disagio. Due sensazioni polari, molte emozioni, ciclicità, cambiamento, vitalità essenziale, potenza sessuale, la femminilità profonda sono legati al sentire e vivere la contrazione uterina. Essa ci richiama ciclicamente “nella nostra pancia”, nella nostra parte inconscia, emozionale.
Ma qual’è il nostro imprinting sociale a riguardo? Se osserviamo come viene trattata e considerata la contrazione uterina nel ciclo di vita della donna, vediamo com’è temuta, come le viene negato il tempo ciclico che ci richiede, come viene inibita e soppressa, per poi riprodurla artificialmente, quando serve.
Chiediamo di non sentire. Veniamo educate al non sentire. Ci mancano le chiavi interpretative del sentire. Fin dal menarca alla ragazza vengono consegnati degli antidolorifici, o, peggio, le viene data la pillola per appiattire questo ritmo emergente nel suo corpo. La sessualità spesso nega il piacere orgastico alla donna. In gravidanza si usano i tocolitici come l’acqua fresca, se avviene un aborto, si usa l’anestesia generale, nel parto le contrazioni sono inibite da ambienti poco sicuri (emozionalmente), digiuni, paure ecc. o vengono annullate con l’epidurale, l’allattamento viene sostituito al più presto dal biberon, le caldane della menopausa vengono soppresse con gli ormoni e spesso l’utero viene tolto con facilità.
Paura del sentire, sentirsi dalla parte delle donne? Bisogno di controllo su questa forza irrazionale e sulla potenza sessuale femminile dalla parte della nostra società?
Il controllo sulla donna da sempre è passato attraverso il controllo sul suo corpo. Seguendo la via della contrazione uterina si può rintracciare questa interferenza inibitoria costante e, al di là delle implicazioni socio-culturali, ci si deve ancora chiedere perché i parti non funzionano più?

Verena Schmid

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