N° 43
Le mestruazioni

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Indice:

IL MESTRUO: FERITA ANCESTRALE?
Di Maria Cristina  Sluga (Ostetrica)

FIGLI DELLA LUNA
Di Marilia Zappalà (Scrittrice)

LE SCOPERTE DEL ROSSO
Di Giulia Minucciani (Ostetrica)

MESTRUAZIONI? SI, NE HO VOGLIA
Di Elizabeth  Davis (Ostetrica)

NOI, DONNE OBSOLENTE CHE MESTRUIAMO E PARTORIAMO ANCORA
Di Verena Schmid (Ostetrica)

LE IRREGOLARITÀ DEL CICLO
A cura di Amina Contin (Caporedattrice D&D)

ALCHEMILLA, ERBA MAGICA DELLE DONNE
Di Verena Schmid (Ostetrica)

MA QUANDO È NATO IL CAPOPARTO?
Di Giuseppina De Lorenzo (Ostetrica)

CHE IL SANGUE SIA CON TE
Di Paola Maria Lussoglio

MESTRAUZIONI? QUANTE STORIE!
Di autori vari

L’ULTIMO SANGUE
Di Paola Frisoli (Ostetrica)

EDITORIALE del N.43
DICEMBRE 2003

MESTRUAZIONI COME DISAGIO O RISORSA?

Volevamo impostare il numero sulla fisiologia, approfondire aspetti non chiari, poco indagati, portare novità. Avevamo delle domande per esempio sulla neuroendocrinologia: come si muove l'ossitocina nel ciclo mensile? Quali sono le cause fisiche del dolore mestruale, andando oltre la semplificazione del "rifiuto di essere donna"? Perché le prostaglandine a volte sono troppe? Qual è l'eziologia delle emicranie mestruali?
Non abbiamo trovato molte risposte nuove che andassero oltre il comune sapere accademico.
E' invece nato un numero a contenuto sociale e culturale. Entrando nel tema, abbiamo visto che le mestruazioni non hanno solo un impatto sulla singola donna, ma sull'intera comunità fin dai tempi antichi. Scandiscono un ritmo che si estende dalla vita relazionale a quella produttiva, sono oggetto di tabù e rituali, di medicalizzazione e divinazione.
Le numerose esperienze di donne raccontano di molti disagi dati dal movimento ritmico del ciclo, che scombussola periodicamente il loro equilibrio. Alcuni di questi disagi sono dovuti all'impossibilità di seguire il proprio ritmo intimo, altri sono dovuti ad aspetti fisici non ancora seriamente indagati dalla medicina e quindi non correttamente curati. Le proposte per affrontare tali disagi spaziano dalla medicalizzazione, che vede le mestruazione come una malattia, all'abolizione totale del ciclo, fino all'educazione a uno stile di vita più sano e più consono alla nostra biologia femminile. L'approccio medico sociale alle mestruazioni non varia molto da quello al parto o alla menopausa.
E simile a questi cicli nella vita della donna, anche il ritmo delle mestruazioni, con la sua periodica immersione dentro di sé può essere vissuto come disturbo o come risorsa. Disturbo, quando non trova comprensione, accettazione, spazi di espressione e condivisione; risorsa, quando li trova, quando una donna si autorizza ai propri stati d'animo, si coccola nei suoi giorni, evita i superimpegni e si dedica un po' di spazio. Risorsa quando usa le proposte del suo corpo come opportunità per una migliore conoscenza del sé profondo e per la crescita interiore attraverso il potenziale della trasformazione. Il ciclo mestruale propone mensilmente il ciclo polare vita - morte - rinascita, abbandono del vecchio e costruzione del nuovo, luna piena e luna vuota.
Sembra che la biologia femminile proponga alla donna dei percorsi legati al disagio e al dolore. L'attenzione spesso si focalizza solo sulla polarità oscura, difficile, tralasciando l'altra faccia della medaglia: i picchi di estasi, il senso di unione con l'universo, il piacere e la creatività che fanno altrettanto parte del ciclo e dei cicli delle donne. La modernità vorrebbe eliminare i disagi, non tenendo conto che così elimina anche i picchi positivi.
Oggi si può scegliere se essere donna o androgina. La scelta di essere donna sembra collegato alla scelta del disagio, quindi diventa una scelta difficilissima, se non si sposta l'accento dal disagio alla risorsa.
La lettura di questo numero vi porterà attraverso tutti questi aspetti, con esperienze vissute, aspetti della fisiologia, interpretazioni culturali e psicosomatiche con toni semiseri e anche ironici o umoristici. Complessivamente incontrerete questo tema ricchissimo sia di contenuti che di punti interrogativi ancora da esplorare.
Più che mai scoprirete come un processo fisiologico nel corpo della donna è pieno di valenze "umanistiche", motivo per cui l'ostetrica necessita di essere formata sul tema. Ce ne parla Grazia Colombo in "Attualità".

Verena Schmid

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