Indice:
EDITORIALE
di Verena Schmid
ATTUALITÀ
AGENDA
a cura di Amina Contin
COSÌ VICINE, COSÌ LONTANE
di Paola Frisoli
DIALOGHI CON I LETTORI
a cura della Redazione
LE EMOZIONI DELL’OSTETRICA
di Laura Bertolini
IL PARTO NELL’ARTE
di Walter Pazzaia
LA SALUTE PRIMALE
di Michel Odent
INVITO ALLA LETTURA
di Amina Contin
SERVIZI
CONTRACCEZIONE, UNA STORIA
di Giuseppina Di Lorenzo
LA SESSUALITÀ NEL LINGUAGGIO DEL CORPO
di Rossella Minocchi
LIBERARE LE COPPIE DALLA NECESSITÀ DELLA CONTRACCEZIONE
di Benedetta Cuccuini
UNO, NESSUNO, CENTOMILA...
di Paola Frisoli
WOMAN FRIENDLY, MIDWIFE FRIENDLY
di Monika Schmid
IL METODO ROTONDO
di Paola Maria Lussoglio
IL DIAFRAMMA NON È PIÙ “IN”
di Gabriella Fois
ALLATTAMENTO E FERTILITÀ
di Claudia Massopust
IL CONTROLLO DELLE NASCITE COSMOBIOLOGICO
di Monika Schmid
LA CONTRACCEZIONE MEDICA: UN ALLEATO PERIODICO
di Verena Schmid
IL TEMPO DELLE MELE
parole di un’adolescente
LE AMBIVALENZE NELLA CONTRACCEZIONE
di Amina Contin
L’OSTETRICA E L’ARTE DEL COUNSELLING
di Antonia Manenti
EDITORIALE del n. 47
DICEMBRE 2004
D&D CAMBIA VESTE
Per le feste D&D cambia veste. Il nostro grafico che ha assistito D&D alla nascita e l’ha accompagnato fino all’adolescenza si trasforma in redattore con una nuova rubrica che arricchirà il livello culturale del nostro giornale: Il parto nell’arte.
Il perché di questa trasformazione lo leggerete nella posta.
I cicli evolutivi tra gestazione, nascita, separazione e nuova unione si avvicendano nella nostra scuola e nel nostro giornale in una danza creativa e di crescita. Diamo quindi a Walter i nostri sentitissimi ringraziamenti per il suo lavoro e per la sua profonda intuizione rispetto a temi spesso a lui lontani, ai quali si è però saputo avvicinare, anche proprio leggendo e componendo D&D, fino a diventare “un esperto” in questioni di salute femminile e gli diamo il benvenuto tra i redattori, con la speranza che possa accompagnare D&D fin nella sua età adulta e oltre: obiettivo il numero 100 di D&D. Allo stesso momento diamo il benvenuto al nuovo grafico, Michele Monasta, giovane forza entrante che ci propone una nuova versione del nostro giornale.
Fateci sapere se vi piace. Anno nuovo, vita nuova!
Ne approfitto per inviare a tutti i lettori, redattori, collaboratori e stimatori della rivista i più sentiti auguri per un anno costruttivo, curioso, stimolante, gratificante e di spirito di cooperazione per i problemi del mondo, per una maggiore uguaglianza e giustizia tra i popoli e un maggiore rispetto per la terra.
La contraccezione, argomento di questo numero, è un po’ specchio delle disuguaglianze e delle dominanze nel mondo.
Strumento di controllo sulle donne, sulla riproduzione viene usato nelle politiche demografiche senza riguardo agli aspetti umani, all’interesse del singolo, alle condizioni future (vedi la Cina, società di giovani maschi, figli unici viziati, senza donne) e sfocia spesso nelle sterilizzazioni di massa, mutilazione femminile autorizzata da molti stati.
Il mondo occidentale invece “offre” alle donne moderne la libertà sessuale, la libertà del godimento senza rischi di gravidanze indesiderate, la possibilità di assumere ritmi al maschile non solo nella produzione e nello stile di vita ma anche nella sessualità.
Allo stesso tempo protegge. Protegge la donna dagli esiti di violenze piccole e grandi, permette un adattamento un po’ meno doloroso a situazioni di disagio di fondo, allo stile di vita della società in cuiviviamo, protegge dal sopruso degli uomini e dalla loro disattenzione, permette la sperimentazione relazionale e sessuale, protegge da unioni forzate dall’inizio di una gravidanza non voluta, protegge dalla necessità di un aborto, quando non c’è nessuno spazio né sociale né interiore per un bambino.
Anche questo numero è nato diverso dalla sua programmazione. Come in un’inchiesta di cui non si conosce l’esito, gli articoli inviati toccavano tutti un punto nevralgico della contraccezione: la profonda ambivalenza della donna verso essa.
Gli articoli spaziano quindi tra contraccezione “woman friendly” e contraccezione “doctor friendly”, tra contraccezione naturale e contraccezione medica, tra vivere il corpo secondo ritmi femminili e ritmi maschili. L’ostetrica, nella sua consulenza incontrerà tutti questi atteggiamenti e bisogni, specchio delle realtà vissute in un mondo altamente contradditorio e vario e espressione dei bisogni del momento.
Penso che la lettura di questo numero vi aiuterà a offrire una visione a 360 gradi nell’incontro con la donna o la coppia su questo tema nell’ottica del problem solving, cioè nell’aiutare le donne, le coppie a trovare il metodo giusto per quella fase della loro vita e di offrire loro la visione delle alternanze possibili in fasi diverse.
Verena Schmid