"I Pozzi Sacri della Sardegna"
Templi dove venivano adorate le Acque

di Sandro Pintus

Andando indietro nel tempo di una trentina di secoli e oltre, si può scoprire un mondo affascinante legato al Culto delle Acque praticato dalle popolazioni nuragiche della Sardegna in bellissime strutture architettoniche chiamate "Pozzi Sacri" che durò all'incirca un millennio. La datazione dei primi templi a pozzo é del XII secolo a.C. ma il loro sviluppo prenderà vigore soprattutto nel VIII-VI secolo a.C.

Si tratta di strutture nate in un'epoca antecedente al cosiddetto periodo geometrico che stupiscono per la loro bellezza. Tra piccoli e grandi, in tutta l'isola, di questi templi ne sono stati contati più di una trentina, la maggior parte dei quali nella parte centro meridionale.


L'ingresso del tempio a pozzo di Santa Cristina in Sardegna (foto Blue Planet©)

Si dividono essenzialmente in tre categorie: i templi che sorgevano dentro o nelle immediate vicinanze dei villaggi, i templi all'interno dei santuari e i templi apparentemente isolati. In tutti i casi i pozzi sacri hanno la stessa struttura architettonica composta da un vestibolo a livello del terreno nel quale veniva esercitata la cerimonia dai sacerdoti o sacerdotesse e nel quale venivano deposte le offerte votive.

Non tutte le sorgenti però venivano considerate luoghi dove praticare il culto e, quando veniva trovata una fonte particolare, tutta l'area attorno ad essa veniva consacrata e riconosciuta come luogo santo. L'acqua di queste sorgenti sacre veniva rispettata per la sua importanza terapeutica e adorata per la sua ricchezza preziosa per la vita.

In seguito, nel I millennio d.C., l'acqua verrà recepita dal cristianesimo come simbolo di purificazione. Anche nella tradizione ebraica l'acqua simboleggia l'origine della creazione, l'acqua sensibile é madre e fonte di tutte le cose e quindi deve essere considerata sacra. L'acqua di vita si presenta come un simbolo cosmogonico: essa purifica guarisce e ringiovanisce. Essa possiede in se stessa una virtù di purificazione che la fa considerare sacra.


Il cielo visto dall'interno
del tempio a pozzo di Santa Vittoria in Sardegna
(foto Blue Planet©)

Nei templi a pozzo della cultura nuragica venivano celebrate cerimonie propiziatorie a volte accompagnate da sacrifici di animali dedicati alle divinità delle acque. Secondo le credenze religiose della cultura nuragica, che in Sardegna ancora sopravvivono, le acque dei templi avevano un potere curativo dovuto allo spirito o agli spiriti idrologici del luogo della costruzione nel quale venivano ospitati.

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